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Armi giapponesi per le arti marziali

Il concetto tradizionale di armi tradizionali giapponesi ha come referenza un combattimento senza armi, sviluppatosi in alcune regioni asiatiche in un periodo che si stima di 1600 anni fa (approssimativamente nel 400 d.C.). Nei combattimenti con armi esiste una grande varietà di armi giapponesi che spiegheremo in seguito.

Katana Shinobi o Ninjato - Armi giapponesi per le arti marziali

Katana: La sciabola o katana è probabilmente una delle armi più conosciute, nel Giappone feudale solo i Samurai potevano usala, il suo design robusto e sobrio, di solito nera per non essere vista. La katana era utilizzata principalmente per tagliare e, dovuto alla sua capacità di ferire molto gravemente, era considerata una specie di “ghigliottina da mano”. Le arti marziali che utilizzano la katana sono solo il Iaijutsu e il Kenjutsu, ed alcuni loro derivati: il Batto, lo Iaido, il Kenjutsu sono arti marziali basate in tecniche di combattimento con katana.

Katana prácticas Shinobi Ninja - Armi giapponesi per le arti marziali

Tanto: È una specie di pugnale fino con un solo filo e si porta nascosto. Solamente si usava in caso di emergenza. Generalmente su mette nell’obi (cintura), e si utilizza per effettuare attacchi a sorpresa. La varietà di misure e modelli è molto amplia. È un classico. Il Tanto è un’arma molto versatile, per questo si sconsiglia l’uso ai principianti. Il suo uso è nell’arte marziale del Ninjutsu, anche conosciuto come Shinobi-jutsu e come Ninpō, che è l’arte della guerra giapponese dello spionaggio e la guerriglia. Quest’arte marziale, si basa in gruppi di tecniche e tattiche che hanno utilizzato i Ninja per secoli.

tanto para practicas 450x450 - Armi giapponesi per le arti marziali

Tachi: Il Tachi è una sciabola che è stata creata per cerimonie e celebrazioni cortigiane. È molto decorata e la sua lama è incisa con bei disegni. Quest’arma è molto più lunga e curva di quella di una katana. Il Tachi si usava principalmente a cavallo, dove era possibile usarla efficacemente per tagliare la fanteria nemica. Ad ogni modo, senza stare a cavallo, era comunque un’arma efficace, però difficile da usare. Quest’arma non si usava in nessun’arte marziale.

Tachi Japonés Azul - Armi giapponesi per le arti marziali

Bokken: Il bokken, o anche chiamato Bokutô, è il complemento che usiamo per sostituire la tradizionale katana. Ci permette di allenare senza rischiare di tagliarci, però questo non vuol dire che sia inoffensivo, tanto che in mani esperte si può convertire in un’arma letale. Di solito è fabbricata in quercia, e ha la tsuba in pasta o cauchù con una sicurezza che si regola nell’arma, in materiale flessibile. Il bokken deve essere trattato con lo stesso rispetto della katana, il fatto che sia di legno non gli toglie importanza ne rispetto. Il bokken si usa in diverse arti marziali proveniente dal Giappone, principalmente nella scherma classica giapponese o Kenjutsu, la scherma tradizionale moderna o Kendō, nell’arte di sguainare e tagliare con la sciabola o Iaidō, e l’arte della scherma con bastone o Jōdō.

Imagen 111 - Armi giapponesi per le arti marziali

Iaito: È una sciabola lunga da allenamento, specificamente disegnata per la pratica del Iaidō, il quale consiste nello sguainare e inguainare la katana e altre arti marziali che richiedano la sostituzione di una katana autentica per una corretta realizzazione senza rischi. La costruzione di un iaitō deve imitare fedelmente il design di una katana autentica, come la sia rifinitura, per praticare il suo maneggiamento nella forma più realistica possibile. Si impiega per far familiarizzare il praticante con l’arma e facilitargli un posteriore passaggio ad una katana autentica.

iaito para practicas 450x450 - Armi giapponesi per le arti marziali

Naginata: La naginata è un’arma d’asta usata dai primi Samurai nel Giappone feudale, composta da una lama ricurva ed un’asta lunga. Come arma militare fu molto importante nei campi di battaglia, dove era usata dalla fanteria per difendersi dalla cavalleria. La tecnica di combattimento con la naginata si chiama Naginatajutsu ed è presente in molti stili del KoryuBudo  o Kobudo. Ci sono diversi stili di Koryu Budo, che arrivarono ai giorni nostri, con la naginata come parte del proprio allenamento. Tra i principali distaccano il Tenshin Shoden, Katori Shinto Ryu, Suio Ryu, Tendo Ryu, Toda Ha Buko Ryu e Kashima Shinto Ryu.

naginata - Armi giapponesi per le arti marziali

Nodachi: Una nodachi è una grande spada giapponese a due mani. Nodachi si traduce approssimatamente come “spada di campo”, senza dubbio alcune fonti dicono che il significato di “nodachi” è basicamente lo stesso che ōdachi che significa “grande spada”. È un’arma di grandi dimensioni che si usava principalmente per battaglie in campi aperti e generalmente era per contrastare la cavalleria nemica, il suo uso era molto limitato visto che aveva un costo molto alto perchè la sua lama era molto complessa da forgiare, ed oltretutto, aveva le stesse funzioni di una naginata, nagakami e yari.

nodachi para practicas 450x450 - Armi giapponesi per le arti marziali

Shirasaya: È una lama di spada giapponese che consiste in un fodero o saya ed una impugnatura o tsuka, e quando la lama non si utilizza per un tempo ha bisogno di essere stoccata. La ragione di questo montaggio speciale e stoccaggio è perchè la guaina di solito rovina la lama, perchè il laccato del legno immagazzina umidità che è corrosiva per la lama. Una shirasaya non è studiata per essere usata in combattimento.

shirasaya lux 450x450 - Armi giapponesi per le arti marziali

Wakizashi: anche conosciuta come shōtō, è una sciabola corta tradizionale giapponese, e la sua forma è simile a quella della katana, anche se il filo è solitamente più fino e pertanto può ferire con maggiore serietà un’obbiettivo scoperto. I guerrieri samurai di solito portanto entrambe son se stessi e insieme le chiamano daisō, letteralmente “la lunga e la corta”. All’essere più corta e maneggiabile, era più indicata per la difesa in spazi chiusi, dove probabilmente qualsiasi attacco o guardia di una katana terminerebbe per colpire travi, tetto e mobiliario.

Wakizashi Honshu en damasco - Armi giapponesi per le arti marziali

Nagamaki: È un’arma giapponese che fu popolare tra i secolo XII e XIV. È conosciuta anche come nagamaki-naoshi. Questa è un’arma raramente vista nelle arti marziali e molto apprezzata da collezionisti, e si evoluzionò nel periodo Muromachi. Aveva la funzione di lottare contro la cavalleria e in spazi aperti. Il suo design è molto simile alla spada elfica.

 Nagamaki with scabbard 438x450 - Armi giapponesi per le arti marziali

Sai: Il sai è un’arma di origine asiatica, il quale fu un’attrezzo agricolo che si convertì in arma. La sua forma basica è quella di una daga senza filo però con una punta aguzza, con due lunghe protezioni laterali, anche queste appuntite, unite all’impugnatura. I sai si costruiscono in varie forme, in alcuni, la punta centrale è tonda e liscia, mentre in altri è ottagonale. Il sai è un’arma tradizionale inclusa nel piano di studio nelle scuole di arti marziali di kobudo (scuole dedicate all’insegnamento dell’uso delle armi tradizionali) o in qualche scuola di karate che includono ancora questa disciplina, nel suo programma di gradi, con l’insegnamento di altri armi tradizionali.

Dibujo - Armi giapponesi per le arti marziali

157px 2 antique sai - Armi giapponesi per le arti marziali

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