La differenza tra un’armatura decorativa e una funzionale è evidente e la stessa parola differenzia i due tipi di usi: una è per decorare e una è per essere usata.
Di solito sono più conosciute le armature decorative, che sono statiche e sono di misure grandi o piccole e risultano essere un elemento decorativo sorprendentemente bello e diverso, oltre ad elegante, storico e culturale.
Si chiamano funzionali, tutte quelle cose il cui design e organizzazione si è studiata, soprattutto per la sua facilità, utilità e comodità nel suo impiego. La armatura funzionale medievale, per quanto poteva essere funzionale, il suo impiego non era per niente facile, perchè era formata di placche di acciaio o di ferro, unite tra di loro da ganci, viti, battenti e chiodi, sostenuti al guerriero mediante cinghie e fibbie, e anche se sono meno pesanti che le decorative, non sono leggere. I guerrieri medievali iniziarono ad usarla in Europa, tanto in fanteria come nell’arte equestre, e dovevano sforzarsi per mantenere l’equilibrio e la mobilità.
L’uso dell’armatura funzionale cominciò nel secolo XIV e arrivò al suo splendore alla fine del XV secolo trasformandosi a metà del XVI secolo in una corazza di gala per il guerriero, adornata e imbellita con la perfezione dell’arte scultorica e dell’industria metallica.
L’armatura funzionale smette di essere usata nel secolo XVII per il perfezionamento delle armi da fuoco. Nel secolo XVIII, l’utilità dell’armatura si converte solo in decorativa. Nessuno nasconde che la armatura, piccola o grande che sia, è uno spettacolare ornamento non solo in castelli, palazzi e musei ma anche di qualsiasi altro luogo che voglia incorporare un ineguagliabile e grandioso ricordo storico.
Un’armatura funzionale completa è composta da numerose parti articolate, con un peso approssimato di 30/40 kili. I pezzi più importanti e comuni si riducono a venticinque, distribuiti nei quattro gruppi del corpo come la testa, il tronco e le estremità superiori e inferiori.
1. Per la testa abbiamo l’elmo, il casco o simili, proteggendo la parte superiore e formato per morione, visiera e barbozza. Il morrione è la parte alta del casco. La visiera che copriva il viso. La barbozza per la bocca e il mento. La gorgiera che difendeva il collo nella parte frontale. Il coprinuca che defendeva la nuca.
2. Per la difesa del corpo abbiamo la gorgiera nella parte alta del petto e della schiena, arrivando fino al casco. La corazza nel resto del petto. La scarsella che arrivava un pò più sotto della corazza. Gli scarselloni, delle specie di scarselle che si prolungavano con articolazioni fino alle ginocchia. Il parareni per i reni. La pancera per il ventre, fatta di maglia. La protezione per il sedere per i glutei, anche questa fabbricata in maglia.
3. Per le estremità superiori abbiamo gli spallacci, nelle spalle. I parabraccia nella parte superiore delle braccia. I para ascelle per la parte sotto spalla. Le gomitiere per i gomiti. I bracciali per la parte interna del braccio. Una specie di “conchiglia” per la parte opposta al gomito. Le polsiere per i polsi e le mani. I guanti d’arme nelle dita e la mano.
4. Per le estremità inferiori abbiamo i cosciali per difendere i muscoli. Le ginocchiere per le ginocchia. I parastichi per gli stinchi. Gli scarpini ferrati per i piedi.
C’era anche una specie di scudo piccolo con il simbolo del nobile cavaliere che si metteva nella parte superiore sinistra del petto.